Title | Secundum Avenroem: Pico della Mirandola, Elia del Medigo e la «seconda rivelazione» di Averroè |
Type | Monograph |
Language | Italian |
Date | 2022 |
Publication Place | Palermo |
Publisher | Officina di Studi Medievali |
Series | Machina philosophorum |
Categories | Tradition and Reception, Surveys, Renaissance, Latin Averroism |
Author(s) | Giovanni Licata |
Publisher(s) | |
Translator(s) |
Forse mai come nel Rinascimento vi è stato un interesse così intenso verso la filosofia e la scienza arabe. Ne sono esempio macroscopico le opere di Averroè, oggetto di una seconda massiccia ondata di traduzioni latine tra il 1488 e il 1562, dopo la prima ondata del XIII secolo. Questo volume dimostra come Giovanni Pico della Mirandola - icona mitica dell'Umanesimo e padre della scoperta della qabbalah - fu anche indiscutibile pioniere e sponsor della traduzione di un vasto corpus di opere filosofiche di Averroè (e di altri filosofi islamici ed ebrei), a partire dalle versioni ebraiche medievali. L'analisi minuziosa dei manoscritti "averroistici" posseduti e postillati da Pico ha dato avvio a un'indagine a tutto campo sulle fonti dell'averroismo rinascimentale, all'interno del quale il filosofo e traduttore ebreo-cretese Elia del Medigo (c. 1455-c. 1493) si rivela uno dei protagonisti. Le opere originali e le nuove traduzioni compiute da Del Medigo, su richiesta di Pico, costituiscono infatti l'atto di nascita di quella "seconda rivelazione" di Averroè che culminerà nella pubblicazione della monumentale edizione giuntina (1550-52, 1562) dell'Aristotele e dell'Averroè latino. Questo volume valorizza l’insieme della produzione averroistica di Del Medigo, mostrandone l’indisgiungibile rapporto con le 900 Tesi di Pico (pubblicate nel 1486) e l’importanza che rivestì anche per le successive generazioni di traduttori dall’ebraico. Di alcune opere e traduzioni di Del Medigo si offre qui, per la prima volta, l’edizione critica. |
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Author(s) | Giovanni Licata |
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